Segnaliamo un eccellente articolo sulla rivista Eutekne, Giugno 2023, nella sezione fiscalità del lavoro, a firma Delli Falconi – Tamburro, che affronta in modo sistematico il tema dell’opzione per l’accesso alle misure sul radicamento che consente ai lavoratori impatriati (e in modo parallelo ai docenti/ricercatori, notiamo noi a margine) di estendere le agevolazioni fiscali previste dal d.lgs.147/15 per un ulteriore quinquennio
Diversi gli spunti interpretativi offerti, che troviamo assolutamente condivisibili. Fra questi la questione, di non facile soluzione, dei soggetti rientrati fra il 30 aprile e il 20 luglio 2019, che in base alla lettera della norma sarebbero esclusi dalla possibilità di optare, e quindi di estendere la durata del regime.
Altro tema rilevante è la situazione dei cittadini Extra-UE, che il testo letterale della norma sembra escludere dalla possibilità di optare, generando una situazione difficilmente conciliabile con le norme convenzionali che incorporino il principio di non discriminazione. In questi casi si ritiene che una soluzione percorribile sia appunto il riferimento alla specifiche convenzioni, che si può invocare tramite un interpello.
In sede di conversione in Legge del DL Bollette, è stato approvato alla Camera un ODG a firma Centemero (Lega) che impegna il Governo a valutare ulteriori misure per incentivare il rientro di lavoratori dall’estero, anche e soprattutto nell’ottica di contrastare il calo demografico e sostenere la natalità.
Si tratta di un atto di indirizzo importante, che si inserisce nel contesto del dibattito scaturito anche dal nostro recente sondaggio e che ha già portato a proposte di modifiche normative. Siamo fiduciosi che possa concretizzarsi presto in un prossimo provvedimento.
La Camera, premesso che: il presente provvedimento reca, tra l’altro, misure di sostegno economico per le famiglie nell’attuale contesto di innalzamento dei costi energetici, nonché alcune disposizioni agevolative di carattere tributario; l’esigenza di mettere in atto politiche economiche a favore dei nuclei familiari emerge anche dalla drastica inversione della curva demografica nel nostro Paese, come confermato dagli ultimi dati Istat: al 31 dicembre scorso la popolazione residente risulta inferiore di circa 179 mila unità rispetto all’inizio dell’anno, con un rilevante calo del tasso di natalità; oltre alla diminuzione del numero delle nascite e al conseguente innalzamento dell’età media della popolazione, in Italia si registra anche un’elevata tendenza all’emigrazione: secondo un recente rapporto del- l’AIRE – Anagrafe Italiani Residenti all’Estero, gli emigrati italiani nel mondo al 1° gennaio 2022 sono 5.806.068, un dato in continua crescita negli ultimi anni (+6 per cento rispetto al 2019); il contesto sociale sopra descritto pone l’obiettivo di contrastare tali tendenze di lungo periodo con politiche di sostegno alla natalità e alla genitorialità, che possano favorire anche il rientro in Italia di numerosi lavoratori operanti all’estero; proprio in materia di rientro dei lavoratori, infatti, come già dimostrato da precedenti interventi normativi messi in atto dalla Lega, la previsione di un regime di tassazione agevolata rappresenta un’efficace risposta: si pensi, ad esempio, alle misure incentivanti per i lavoratori altamente qualificati, docenti e ricercatori previste dall’articolo 5 del decreto-legge n. 34 del 2019 (cosiddetto «decreto Crescita»), che hanno determinato un sensibile aumento del numero di lavoratori italiani rientrati nel nostro Paese, impegna il Governo a valutare l’opportunità di incentivare, mediante l’introduzione di ulteriori misure di maggior favore, il rientro di lavoratori italiani all’estero, sulla falsariga di quanto previsto nel decreto-legge n. 34 del 2019 citato in premessa, anche nell’ottica di contrastare il calo demografico e sostenere la natalità. 9/1060-AR/34. Centemero.
Segnaliamo questa bella iniziativa degli amici di chEUropa, Forum della Meritocrazia e Tortuga: un sondaggio/studio sulle dinamiche e sulle motivazioni del rientro e della mobilità
Attraverso una migliore comprensione delle ragioni che motivano gli expat italiani a rientrare, il progetto mira a identificare punti di forza e criticità degli ambienti lavorativi, a sensibilizzare gli attori economici e istituzionali italiani sulle opportunità derivanti dalla circolazione dei talenti, e a identificare le buone pratiche in grado di migliorare la produttività del sistema Italia rendendo più attrattivo il mercato del lavoro. I risultati della ricerca saranno comunicati in occasione di un evento che si terrà a Milano.
Si è svolto oggi a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, un convegno dal titolo : “Il rientro dei cervelli e la sfida della Natalità“.
Hanno partecipato come relatori Michele Valentini, co-fondatore di Gruppo Controesodo, Annalisa Usardi CFA, economista, l’on. Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera dei Deputati, con i saluti di Cristian Garavaglia, capogruppo di FdI in Regione Lombardia, e moderato dal Prof. Andrea Staiti.
Si sono affrontate le tematiche, interconnesse, legate alle sfide che il Paese ha di fronte sul tema della competitività, della sostenibilità del debito e del sistema di welfare, e di un approccio attivo alla loro soluzione che guardi anche al potenziamento delle misure per l’attrazione di capitale umano con particolare attenzione al tema della natalità. Natalità, demografia, welfare, sono temi che vanno visti come un’opportunità.
L’ on. Foti ha presentato una PdL che va in questo senso, rafforzando il focus sulla natalità in seno alle agevolazioni per l’attrazione del capitale umano, e che recepisce gli spunti arrivati dalla Community anche con il nostro recente sondaggio.
Come potete leggere in prima pagina sul Sole24Ore di oggi, i dati MEF sulle dichiarazioni annuali confermano il successo delle misure per l’attrazione del Capitale Umano, grazie alle modifiche introdotte dal DL Crescita 2019 che puntano sul radicamento. La strada è tracciata, la prossima sfida è sulla natalità.
Ne parleremo più diffusamente e dettagliatamente, intanto vi lasciamo qualche dato e qualche prima considerazione.
Dalla seconda metà del 2019, quindi dall’anno fiscale 2020, è in vigore il DL Crescita, che prevede agevolazioni potenziate e un focus sul radicamento; la nuova legge è stata disegnata con un nostro forte input, grazie al responso della Community nell’individuare gli aspetti da migliorare della normativa. Ma il 2020 è stato un anno “particolare” (per usare un eufemismo), caratterizzato da mobilità di tipo emergenziale e poi da difficoltà di spostamento. Come avevamo già scritto due anni fa, sulla base dei nostri dati – che tracciano il flusso di rientro in modo tempestivo – è il 2021 che si delinea come vero anno nel quale si tocca con mano l’effetto dei nuovi incentivi.
A dispetto delle attese, i dati MEF non sono facili da interpretare. Infatti, a partire dal 2020 si mescolano gli effetti della nuova legge e della vecchia. Inoltre, dal 2021 si cominciano a vedere gli effetti delle misure sul radicamento; essi sono però a loro volta offuscati dall’impossibilità di accedervi da parte di una fetta consistente di impatriati pre-2020 ( a causa del tema Aire).
Qui di seguito mettiamo alcuni punti fermi.
Totale impatriati post 29.04.19 (con la nuova legge, esclusi gli sportivi) : n. 11771 soggetti, in crescita del 127% rispetto al 2020. Il flusso annuale al netto dei riespatri è di +6575 soggetti: Il miglior risultato annuale di sempre
Totale impatriati rientrati al Sud: n. 1409 soggetti, in crescita del 184% rispetto al 2020 (+913 soggetti). Quando è stata l’ultima volta che avete letto di una misura che è stata in grado di spostare capitale umano nel Mezzogiorno? Ne siamo molto orgogliosi
Totale impatriati 2021: n. 21.060 soggetti, in crescita del 28% rispetto al 2020 (+4651 soggetti). Il dato totale, come accennavamo sopra, va letto con alcuni distinguo, in quanto molti hanno terminato il periodo agevolato nel 2020, che era la scadenza del vecchio regime. Quello che notiamo è che l’opzione per il radicamento è stata esercitata da 772 soggetti: considerando che la metà dei soggetti interessati non ha potuto farlo per il tema Aire, si tratterebbe di quasi il 20% del totale potenziale degli impatriati pre-2020. Questo dato ci porta a concludere che le misure sul radicamento permanente funzionano: l’innovazione introdotta nella legge con la possibilità di estendere le agevolazioni ha bilanciato grossomodo il fenomeno del “ri-espatrio” che osservavamo precedentemente, e che ogni anno coinvolgeva il 20-25% dei soggetti rientrati fino a quel momento. Tutte queste persone sono ormai pienamente radicate, con acquisto casa e almeno un figlio, la scommessa per il Paese nel farle restare è quindi vinta.
Dopo questi ottimi risultati, la prossima scommessa è attrarre maggiormente le famiglie, come la Community ci ha detto a gran voce nell’ultimo sondaggio. Per completare il pacchetto del Capitale Umano e vincere, dopo la sfida delle competenze, anche quella della natalità.
Gruppo Controesodo parla della necessità di focalizzare le politiche per l’attrazione del capitale umano sugli aspetti di welfare e natalità.
Come ci avete detto forte e chiaro nell’ultimo sondaggio, rendere più efficaci le politiche per l’attrazione del capitale umano si può, bisogna puntare sulla natalità e sull’attrazione di investimenti.
Stiamo lavorando per portare proposte concrete all’attenzione del legislatore.
Cosa fa pendere l’ago della bilancia oltrefrontiera? Quali i fattori decisivi nella scelta di trasferire la famiglia all’estero, e cosa si potrebbe fare per rendere il nostro Paese maggiormente attrattivo per chi ha figli?
Se ne parla nel podcast 0039 – WILL MEDIA del 14 Marzo, a cui abbiamo partecipato insieme alla testimonianza diretta di Alessio M. a cui va un ringraziamento davvero speciale.
Opportunità professionali, salari: qualità della vita personale e professionale.
Ma soprattutto supporto alle famiglie e alla natalità, senza se e senza ma: asili H12 a prezzo calmierato, assegni per i figli senza limiti di reddito. Il risultato : tutte le famiglie hanno almeno 2 figli e più. Sorpresi?
Noi no. Ritorna il tema del nostro sondaggio recente: famiglia, natalità, welfare i temi centrali per gli impatriati, come spiega l’eccellente articolo del Prof. Staiti che riportiamo sotto. Per combattere l’ Inverno/Inferno demografico che è alle porte è il momento di puntare sulla natalità. Nell’ambito della normativa sulle agevolazioni fiscali per il rientro, Gruppo Controesodo si fa portatore di questa istanza con proposte concrete, che sono sul tavolo della Politica e che ci auspichiamo trovino spazio nei prossimi provvedimenti in materia fiscale.
Abbiamo lanciato un sondaggio fra i membri della Community, per delineare potenziali evoluzioni della normativa per l’attrazione del Capitale Umano.
L’obiettivo è identificare aree di intervento per rendere la normativa ancora più efficace su aspetti correlati quali le politiche per la famiglia e l’attrazione di investimenti in Italia.
Un po’ di storia…
Era l’estate 2018. Avevamo lavorato tanto per risolvere i tanti problemi lasciati dall’abrogazione della L.238 e per consentire una transizione ordinata al nuovo regime. Ma ci rendemmo conto che, per come era disegnata, la normativa non funzionava. Troppo acuto il problema della fuga del capitale umano, troppo poco incisivo il regime di agevolazione esistente. Lanciammo un sondaggio, le risposte le trovate qui:
e lo spunto principale fu quello di puntare sul radicamento. Radicamento significa puntare a trattenere in Italia i talenti. Con un lavoro a quattro mani con la politica, meritevole e sensibile su questi punti, ci abbiamo messo il cuore e ne nacque la PDL “Capitale Umano Italia”, confluita poi nel DL Crescita, dove per la prima volta è stato introdotto il concetto di radicamento del capitale umano, le agevolazioni potenziate per il Sud e un primo accenno al tema della natalità.
Il sondaggio di oggi supera di gran lunga, quanto a riscontro numerico, il risultato di allora. Merito della crescita della Community, ma non solo: infatti il conversion ratio (risposte/visualizzazioni) sale dal 15% al 70%. Ci hanno risposto 1100 persone, in soli 3 giorni! Un campione rilevante e qualificato.
Risultati
Quali sono gli aspetti della normativa per l’attrazione del capitale umano che si potrebbero migliorare per renderla ancora più incisiva ?
Quali sono gli aspetti della normativa per l’attrazione del capitale umano che si potrebbero migliorare per renderla ancora più incisiva ?
Maggiori agevolazioni per famiglie con figli
41.3%
Semplificazione normativa / minori vincoli alla fruizione
35.3%
Maggiore pubblicizzazione della normativa
23.4%
Oltre alle agevolazioni fiscali, quali altri aspetti andrebbero migliorati per incentivare il rientro del capitale umano dall’estero ?
Aumento degli stipendi
38.1%
Miglioramento del welfare a sostegno della famiglia
37.7%
Diminuzione della rigidità del mercato del lavoro
24.2%
Nell’ottica di attrarre anche risorse economiche, quali fra queste iniziative sarebbe opportuno incentivare per chi rientra dall’estero?
Investimento in strumenti o iniziative che abbiano un impatto elevato sul sistema Paese
Investimento in strumenti/iniziative con impatto elevato sul sistema Paese
55.8%
Forme di collaborazione fra imprese Italiane e imprese estere
35.3%
Investimento in strumenti di debito pubblico o privato
9.1%
Conclusioni
Il verdetto è chiaro: serve agevolare e incoraggiare le famiglie di chi rientra o è rientrato dall’estero. Il supporto alla famiglia non solo contribuisce ulteriormente al radicamento ma consente di porre un freno all’inverno demografico che affligge il Paese. Stimolare lanatalità ha anche come effetto quello di creare un enorme indotto da parte delle famiglie coinvolte con ripercussioni positive per l’intero sistema Paese. Da non sottovalutare poi il potenziale di chi rientra dall’estero e vuole contribuire attivamente ad investire nel Paese. Incentivando tali forme di investimento si crea un circolo virtuoso che porta benefici a tutti i cittadini.
Grazie a tutti per le risposte e l’entusiasmo. Ci mettiamo al lavoro su nuove proposte!
Siamo stati invitati dalla redazione italiana della radio pubblica tedesca, WDR COSMO, a partecipare al loro podcast giornaliero “COSMO Italiano”.
Francesco Rossi parla delle attuali norme e facilitazioni per il rientro in Italia di ricercatori e lavoratori, opportunità, problemi ed effetti secondo l’esperienza della Community.
Qui il link al podcast (intervento di Controesodo dal minuto 15:15).
Trovate qui la risposta ad un’interrogazione parlamentare dell’ On.le Ungaro (IV), che ha chiesto chiarimenti al MEF in merito all’esercizio dell’opzione per le misure sul radicamento da parte dei docenti o ricercatori, in possesso dei requisiti richiesti, ma che abbiano terminato il periodo agevolato nel 2019 o nel 2020. Ricordiamo infatti che l’AdE, nel provvedimento del 31 Marzo 2022, ha espressamente trattato soltanto il caso di coloro che hanno concluso il periodo agevolato al 31.12.2021
l’Agenzia delle entrate ha fatto presente che è in fase di ultimazione la predisposizione di un documento di prassi, che sarà a breve pubblicato, con il quale saranno forniti i chiarimenti interpretativi richiesti.